DANTE in dodici parole di Marco Grimaldi edito Fila 37
Artwork by Gubrin * (Claudia Intino)

Questo visual nasce con l'ambizione di ricostruire l'immaginario iconografico di Dante scritto dal Boccaccio nel Trattatello, che riporta la sua fisionomia con tratti differenti da quelli che solitamente viene associata al poeta. Come riportato anche all'interno delle premesse nel testo, Dante era bruno, aveva una barba lunga, baffi e un aspetto austero, pensoso e nostalgico. 
La sua iconografia viene trasformata nella storia delle immagini, per essere accolta più facilmente dalla società del tempo e da quella che si immaginava del futuro. La copertina vuole quindi riportare alla luce una verità storica celata o poco diffusa e restituire una rappresentazione fedele, per quanto sempre interpretata, alle sembianze di Alighieri. 

Anche la corona, mai indossata realmente da Dante in vita, è per questa ragione posta sospesa sopra il capo come fosse un desiderio, lʼIncoronazione poetica infatti - cerimonia che consacra i poeti attraverso la consegna di una corona di alloro - venne istituita con Petrarca.

Ringrazio Marco Grimaldi per avermi pensata e Fila 37 per avermi accolta e supportata nella scelta artistica. Consiglio a tutti la lettura di questo libro che non cerca di attualizzare la figura di Dante oggi, ma di ampliare la riflessione sul tema e di comprendere le ragioni per cui proprio Dante oggi, non avrebbe probabilmente lo stesso consenso. 

Guarda qui tutto il progetto: https://www.behance.net/gallery/190989687/DANTE-in-dodici-parole-di-Marco-Grimaldi-edito-Fila37